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La Lombardia si prepara ad accogliere i profughi dell'Ucraina

La direzione generale Welfare della Lombardia ha scritto ad Ats e Asst per attivare percorsi sanitari per i rifugiati.

La Lombardia si prepara ad accogliere i profughi dell'Ucraina
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Dopo lo scoppio della guerra la direzione generale Welfare della Lombardia ha scritto ad Ats e Asst per attivare percorsi sanitari per i rifugiati. Fontana, in qualità di governatore lombardo, e Sala, primo cittadino del capoluogo di Regione, si sono già detti disponibili ad aiutare e ospitare i rifugiati che avranno bisogno.

La richiesta della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia

"In relazione alla possibile gestione di rifugiati dall'Ucraina, in attesa di indicazioni dalla Protezione civile regionale e nazionale, fermo restando che gli interventi sono a carico del Servizio Sanitario Regionale, si chiede di verificare e attivare i seguenti percorsi".

È quanto ha scritto in una nota ieri, 28 febbraio 2022, la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia in una lettera inviata alle ATS, alle ASST, agli IRCCS e ad AREU.

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Cosa dovranno fare le Ats

Le ATS devono:
- preparare/attivare raccordi organizzativi con ASST/IRCCS per l'erogazione di vaccinazioni Covid; vaccinazioni Morbillo/Parotite/Rosolia; vaccinazioni anti-difterite/tetano/pertosse

- verificare con gli operatori la presenza di scorte per test di diagnosi della tubercolosi e di relative convenzioni attive per l'acquisto degli stessi

- preparare/attivare raccordi organizzativi con ASST/IRCCS per l'eventuale invio di pazienti meritevoli di approfondimenti diagnostici e

- prevedere una mappatura delle risorse locali e verifica di personale a disposizione per il supporto sanitario necessario.

Cosa devono fare le Asst

Alle ASST, invece, è chiesto di verificare le scorte di questi vaccini e della capacità di erogazione e di relative convenzioni attive per l'acquisto (ad eccezione del vaccino covid per cui la gestione è regionale); la preparazione/attivazione di raccordi organizzativi con ATS per l'eventuale invio di pazienti meritevoli di approfondimenti diagnostici.

AREU rimane il riferimento per le situazioni di emergenza/urgenza.

Fontana pronto ad accogliere i più piccoli malati

Fin dallo scoppio della guerra Fontana ha subito affermato - e riconfermato in questi giorni - la disponibilità ad ospitare i profughi ucraini, in particolare i bambini malati. Dopo aver telefonato al dottor Damiano Rizzi, presidente di Soleterre Onlus e psicologo clinico di oncoematologia pediatrica dell'Irccs San Matteo di Pavia, Fontana in un comunicato ha dichiarato:

"Ci attiveremo per sostenere concretamente il loro prezioso lavoro e faremo il possibile per favorire l'attivazione di un corridoio umanitario per poi aiutare questi bambini in Lombardia".

L'impegno della Onlus Soleterre

La Onlus Soleterre opera prevalentemente in Ucraina in stretta collaborazione con l'IRCCS San Matteo di Pavia e si dedica da tempo alla cura dei bambini malati di tumore.

"Stiamo continuando a curare i bambini malati di tumore all'interno dell'Istituto nazionale del cancro di Kiev. Lo facciamo in un rifugio, in un sottoscala protetto, con i materassi per terra e i bambini attaccati alle pompe di chemioterapia per proseguire le cure", ha spiegato il dottor Rizzi, che da Pavia coordina una squadra di collaboratori attivi nella capitale e in altre città ucraine.

La Onlus Soleterre ha anche lanciato una sottoscrizione per raccogliere fondi (clicca qui per contribuire).

"C'è bisogno - ha detto il dottor Rizzi - di approvvigionare gli ospedali con farmaci, cibo, ossigeno. Ci sarà bisogno di integrare il personale sanitario. I bambini malati di cancro vivono una doppia guerra. Devono curarsi dal tumore e proteggere la propria vita dai bombardamenti. Ieri una mia collaboratrice piangeva. Vedere bambini malati di tumore in uno scantinato è disumano. La guerra non dovrebbe mai essere un'opzione. Dovrebbe essere abolita dalla storia. La guerra porta l'essere umano a uno stadio di un'inferiorità talmente grande che si può superare solo con una dose di amore altrettanto grande".

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