Neima Ezza in una canzone si dichiara innocente e accusa di razzismo le forze dell'ordine
Secondo Ezza a dichiarare la propria innocenza sostenendo che a dimostrarlo ci sarebbero le celle telefoniche e delle stories Instagram che lo ritraggono altrove rispetto ai luoghi delle rapine.
In risposta ella accuse che pendono su di lui, dopo l'arresto della scorsa settimana, il giovane 20enne continua a dichiarare la propria innocenza sostenendo che a dimostrarlo ci sarebbero le celle telefoniche e delle stories Instagram che lo ritraggono altrove rispetto ai luoghi delle rapine.
Neima Ezza si dichiara innocente
Amine Ez Zaaraoui, vero nome del rapper Neima Ezza, è accusato di aver messo a segno alcune rapine nel capoluogo lombardo insieme al rapper Baby Gang e a Samuel Matthew Dhahri.
Nella serata di ieri mercoledì 26 gennaio Neima Ezza, che attualmente si trova ai domiciliari, ha pubblicato sul suo canale YouTube una nuova canzone con annesso video dal titolo "Risposta" alludendo alle accuse nei suoi confronti. Un nuovo brano riferito proprio agli arresti della scorsa settimana, in cui riafferma la propria innocenza e in cui accusa di razzismo la società in cui viviamo, partendo in particolare dalle forze dell'ordine ("Solo sbirri corrotti mai visto uno corretto mi dà dello straniero usando frasi in dialetto").
L'ultimo video di Ezza:
Il testo del nuovo brano
Sono finito sopra il Tg per un video assembramento, incolpato di rapina eppure sono innocente. Casa piena di agenti mentre la bimba piange, bravo con le manette puoi darmi colpe alle guance ho sempre dubitato del vostro lavoro sarà che in vita mia non ne ho mai visto uno buono. Questi sai cosa dicono un artista ruba l'oro il mio contratto di lavoro Vale 10 volte loro.
Infangano il mio nome perché ce la sto facendo un giorno lascerò il mio bando morendo lascerò il segno. Solo sbirri corrotti mai visto uno corretto mi dà dello straniero usando frasi in dialetto. Io non mi diverto, chi ci darà indietro il tempo che abbiamo perso, le cose che hanno detto? Ma io non ci dò peso Come ogni razzista che insulta sui social network.
Lo sanno che succede dentro un bilocale, il mio amico più che stare a casa resta nelle scale. Mi dicono torna in Africa io rispondo a che fare? Sono tutti un po' razzisti pure che ti chiama frate.
Vogliono vederci fare la fame la strada non ci ama la strada si odia per questo vengo dal buio. San Siro mi sembra Gotham, uno sbirro picchia un bambino se entra con loro in macchina sarà solo un ricordo.
Vogliono boicottarmi perchè siamo del blocco, sento dalla sua bocca escono frasi di troppo tipo “questo non sarà al tuo posto, torna in Marocco”. Io ste cose non le scordo, ti giuro non le scordo.
Se commettiamo errori ne paghiamo le conseguenze ma stavolta non ci pieghi, f****** Sono innocente, Tanto chi se ne fotte di perdere un anno un mese, “è solo un africano se ne torni al suo paese”. Ti ho letto nella mente pure se non volevi, io penso a chiudere il disco mentre l'italiano medio insulta senza manco sapere.
Non è che mi giustifico il che avevo da ridire, la situa fa un po' ridere, un video un polverone, i pedogili stanno in giro toccherà pure a tua moglie, forse capirai davvero quali sono le cose serie se parlare dei problemi o di un video fatto un quartiere.
Questa è la dimostrazione che qualsiasi s******** passa in televisione ve la bevete, aprite gli occhi, analizzate le situazioni, cercate di trarre delle conclusioni sensate se possibile, altrimenti silenzio.
va beh vado a chiudere il progetto, a presto
Ezza
Respinta la richiesta di revoca della misura cautelare per Baby Gang
Oggi, giovedì 27 gennaio 2021, ad una settimana dalle manette, il Giudice per le indagini preliminari Manuela Scudieri ha respinto la richiesta dei legali di Baby Gang in merito all'istanza di revoca della misura cautelare.
Mouhib, difeso dall'avvocato Niccolò Vecchioni, davanti ai magistrati che lo hanno interrogato avrebbe respinto le accuse mosse nei suoi confronti. Di più, avrebbe sostenuto che la sera del 12 giugno, data di uno degli episodi violenti che gli vengono contestati, non era a Milano, bensì era in autostrada diretto a Rimini.