13mila sciarpe sequestrate dalla Guardia di Finanza donate ai senzatetto
Un regalo per i clochard milanesi reso possibile dalla collaborazione tra Comune di Milano e Guardia di finanza.
13mila sciarpe sequestrate dalla Guardia di Finanza donate ai senzatetto.
13mila sciarpe sequestrate dalla Guardia di Finanza donate ai senzatetto
MILANO - I Finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno consegnato al Comune di Milano tredicimila sciarpe confiscate, da destinare a persone senza fissa dimora.
Si tratta di merce contraffatta e confiscata dalla Guardia di finanza di Milano
Si tratta di beni confiscati a seguito delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, con il coordinamento della Procura della Repubblica meneghina, a contrasto di un’organizzazione dedita alla produzione e commercializzazione, anche all’estero, di capi di abbigliamento con marchio contraffatto, anche avvalendosi della collaborazione di numerose altre aziende sparse sull’intero territorio nazionale, nonché al reimpiego dei capitali di provenienza illecita.
Condannati i tre responsabili della società che produceva i capi di abbigliamento
L’attività investigativa - spiegano i finanzieri - si era conclusa con la condanna dei tre responsabili, oltre che della società coinvolta, nonché con la confisca di numerosi capi di abbigliamento privi di segni o marchi distintivi, per i quali il giudice procedente ha disposto, con apposita ordinanza, la cessione a titolo gratuito ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Le sciarpe donate ai clochard milanesi
Il Comune di Milano consegna pasti e indumenti caldi a chi non vuole andare nei rifugi
“Nelle sere invernali - dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé - gli operatori e le operatrici delle Unitá mobili coordinate dal Comune di Milano sono attrezzati per fornire ai senza dimora pasti e indumenti caldi e supportare, in questo modo, anche chi rifiuta l’ospitalità nei centri cittadini. Accogliamo quindi con molto favore questa donazione che rappresenta un aiuto concreto per chi non ha una casa e un’occasione per trasformare il frutto di un’attività illegale in qualcosa di buono e utile per la collettività”.