Cura delle "malattie invisibili" femminili: da Regione approvato il finanziamento gratuito per le diagnosi
Il consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno, a prima firma Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd.
Il consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno, a prima firma Pietro Bussolati, consigliere regionale del Pd, che impegna la Giunta lombarda a finanziare la gratuità di diagnosi e cura delle cosiddette ‘malattie invisibili’ femminili, nello specifico vulvodinia, fibromialgia e neuropatia del pubendo.
(Immagine di Facebook)
Bussolati per le malattie invisibili femminili
Problemi meno conosciuti ai più, ma non per questo meno importanti: per quanto riguarda la vulvodinia, le stime indicano che ne soffre il 12-16% della popolazione femminile, mentre di fibromialgia, che colpisce in misura molto minore anche gli uomini, si parla di 2-4 milioni di soggetti colpiti.
“Sono malattie tutt’altro che invisibili per chi ne soffre, e voglio che vengano dati aiuto e attenzione ai milioni di donne che ne affrontano ogni giorno gli effetti dolorosi e invalidanti – spiega Bussolati –. Inoltre, queste patologie sono anche costose perché non inserite nei Livelli essenziali di assistenza solo per ricevere la corretta diagnosi ci vogliono in media 5 anni, con un esborso di migliaia di euro a carico della singola persona”.
Una situazione inaccettabile per coloro che ne sono colpite che Bussolati aveva voluto denunciare anche nel suo intervento lungo 6 ore in consiglio regionale, durante la discussione sulla riforma della sanità lombarda, e sulla quale si era impegnato a intervenire in modo concreto.
Lombardia è la prima Regione a impegnarsi su questo
“È necessario che la salute in Lombardia sia sempre più personalizzata, in particolare nei confronti delle donne che hanno indicatori di malessere superiori rispetto agli uomini: doppia incidenza di patologie psichiche, maggiore consumo di farmaci, meno anni di vita in buona salute – aggiunge il consigliere Pd –. Grazie alla mia proposta, la Giunta regionale ora deve impegnarsi a garantire la gratuità per tutti gli esami diagnostici e le visite specialistiche necessarie per diagnosticare queste malattie, e per le conseguenti cure”.
Dopo l’intervento di Bussolati sulla questione, la Lombardia è ora la prima Regione a impegnarsi in questo senso, “ma serve passare subito dagli impegni ai fatti: vigilerò e farò pressioni perché questo accada il prima possibile. Solo grazie a questo genere di richieste si può davvero stare sempre al fianco delle cittadine e dei cittadini per una Lombardia davvero concreta e attenta. Insomma, quella che piace a noi”.