Stretta dall'esecutivo

Verso il divieto ai No Green pass nei centri storici e basta cortei, solo sit-in

L'obiettivo è impedire una ripresa dei contagi e tutelare chi ha un'attività.

Verso il divieto ai No Green pass nei centri storici e basta cortei, solo sit-in
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Sui cortei "No Green Pass", il Governo pensa a un giro di vite. Una tutela verso i cittadini e verso i commercianti soprattutto in vista di un mese e poco più che per gli operatori del settore potrebbe essere fondamentale per risollevare le sorti o comunque segnare una ripresa delle loro attività.

Cortei No Green Pass, le decisioni del Governo

Non solo dunque come era accaduto in questi ultimi mesi esigenze di sicurezza e ordine pubblico, sui cortei  No Green Pass  l'Esecutivo sta elaborando tutta una serie di ragionamenti che porteranno quasi sicuramente a una stretta alle manifestazioni organizzate (soprattutto il sabato) nelle maggiori italiani. Da una parte l'esigenza di arginare la possibilità di una ripresa dei contagi (a causa del crearsi di assembramenti e del mancato utilizzo delle mascherine), dall'altra la necessità di tutelare gli operatori che, proprio in vista dello shopping che porterà al Natale hanno denunciato come la misura di sopportazione sia ormai colma. Basti pensare al caso di Milano che vede le vie e piazze del centro paralizzate e "condizionate" da ormai 15 settimane (appunto il sabato) consecutive.

Cortei No Green Pass, le novità

Per ovviare a questi disagi, il Ministero dell'Interno ha previsto delle novità piuttosto sostanziali: saranno  consentiti solo sit-in e fuori dai centri storici. Ma non solo, i controlli si annunciano molto più serrati e allo stesso tempo verranno anche organizzate iniziative volte alla sensibilizzazione alla vaccinazione.

Disagi e mancati guadagni

Pochi giorni fa Confcommercio ha lanciato una raccolta firme che ha avuto un consenso bipartisan. Del resto, ai disagi dei cortei si accompagna la conta dei mancati guadagni. Circa il 30% del fatturato come spiegato anche il presidente Carlo Sangalli, mentre l'assessorato al Commercio del Comune di Milano ha stimato una perdita di circa 10 milioni di euro per gli operatori del settore. Una cifra di fatto potenzialmente raddoppiabile da qui a Natale.

Il sindaco Sala "Momenti preoccupanti"

"Ci sono stati momenti preoccupanti. Penso che a questo punto la politica dovrebbe cercare di essere ancor più coesa perché se c’è il minimo distinguo non si riesce a fare granché dal nostro punto di vista. Bisogna trovare formule per cui la politica, senza se e senza ma, dica da che parte vuole stare — ha commentato il sindaco Sala dopo l'ultimo corteo di sabato 6 novembre —. Io sono contrario a una contromanifestazione, perché in questo momento ci mancherebbe soltanto che si creino incidenti tra due fazioni».

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